Translate

mercoledì, settembre 13, 2017

Addio del passato

I cantanti del passato possono interessarci sotto due aspetti: uno "nostalgico" e uno "esemplificativo"; l'uno potrebbe non escludere l'altro. Credo che il primo sovrasti decisamente il secondo come quantità di persone che si affidano ai ricordi, con un particolare peggiorativo, però, cioè che coloro che hanno una forte nostalgia per qualche cantante del passato, ne vorrebbero imporre anche un ruolo esemplificativo, che in molti casi non c'è e scatena discussioni e polemiche anche violente. Gli esemplificativi "puri", invece, solitamente hanno un parterre molto più ridotto e meno fanatizzato e riconoscono eventuali carenze e limiti. Se prendiamo Schipa, ad es., i suoi sostenitori ammettono senza problemi che aveva limiti in basso e, specie dopo circa metà della carriera, anche sugli estremi acuti, nonché che il timbro non fosse particolarmente pregiato. Lo stesso accade per Pertile e persino (molto meno perché qui si sovrappongono i due "eserciti") con la Callas. Si può pensare che quasi tutti coloro che amano l'opera abbiano qualche cantante nel cuore, però per chi studia il canto sarebbe molto opportuno, e so di chiedere un sacrificio e uno sforzo non da poco, dovrebbero imparare a distinguere i cantanti esemplari da quelli appariscenti, sicuramente con doti importanti, capaci di suscitare entusiasmo fino al fanatismo, ma difficilmente individuabili come esemplificativi, in quanto le doti, gli attributi soggettivi e innati, sovrastano le peculiarità dovute a studio, impegno, applicazione duratura ed evolutiva. Il mi piace va sempre bene, ma occorre maturare una posizione critica serena e coscienziosa; questa è una dote importante anche per poter crescere come cantanti, ma anche solo come semplici appassionati.

Nessun commento:

Posta un commento