Translate

sabato, giugno 03, 2017

Del grido

Cos'è il grido, cosa vuol dire gridare? Quando si canta, cosa significa accusare il cantante di gridare e non cantare? La risposta è semplice, ma necessita sempre di qualche approfondimento. Il grido è una emissione sonora che non raggiunge lo "status" di vocale. Potremmo dire un suono o rumore "bestiale", involuto, arcaico, ecc. Detto questo, però, non abbiamo spiegato del tutto la questione (chi legge abitualmente il blog penso lo abbia già intuito, o lo sa proprio). Il suono che si forma internamente non si può definire ancora un suono vocale canoro perfetto, anche in quelle persone che hanno voce bella facile spontanea. Perché si arrivi a quello stadio occorre che il fiato si trasformi (evolva) in alimentatore di suoni puri. Un processo lungo che richiede molta pazienza. Il problema più grave per chi vuol cantare si trova in zona acuta, che è la meno evoluta (il centro, essendo l'ambito della parola, lo è già in parte) e quella che richiede più impegno, sotto ogni punto di vista. Che cosa succede quando si cerca di fare un acuto? si grida, cioè invece di cercare di emettere con più persuasione possibile una vocale, si lancia un suono più o meno anonimo, che magari può anche assomigliare a una vocale o sillaba, ma non lo è per niente. Questa situazione è ancor più macroscopica quando si intende fare un vocalizzo legato verso l'acuto, perché nel legare purtroppo non si compie solo un procedimento musicale ma anche muscolare, quindi invece di pronunciare su ogni nota la vocale o sillaba, si "tira" la vocale, anche quando detta bene sulla prima nota, su tutte le altre, azionando una tensione di tutto l'apparato e provocando spoggio, che esalta proprio il carattere urlante dei suoni. Non per nulla l'agilità su acuti e sovracuti viene fatta perlopiù staccando i suoni e con la pronuncia di una vocale. La mancanza del legato fa sì che non si generi quella tensione. Poi sappiamo che la maggior parte dei soprani l'agilità la genera al fondo della gola (talvolta proprio sulla glottide), ma perlomeno riescono a farla "pulita", sufficientemente intonata, omogenea. Nel legato ciò avviene molto meno, anzi solitamente è "infestato" da giri gutturali e rumori fastidiosissimi. Devo dire, peraltro, di aver sentito anche pessime agilità, dove soprani indegni vorrebbero persino "gonfiare" i singoli suoni in gola, accentuando il rumore di ferraglia e producendo agilità sporchissime, stonate, instabili.

Nessun commento:

Posta un commento